• Pharaons Rally 2008

    Pharaons Rally 2008

    Quello che segue non

Roberto Busi, un esordiente al Pharaons Rally 2008

lunedì 15/09/2008 17.57
Ciao Roberto,
complimenti per esserti aggiudicato il Garmin 126,
sbaglio o ti ho già venduto qualche mese fà una cassa di metallo?
Per il pagamento preferisci .......omissis...........?
Fammi sapere, ciao Miria Amadori

lunedì 15/09/2008 18.30
si, esatto. una bellissima cassa in metallo che mi seguirà in egitto il 4 ottobre.... Pharaons Rally (sono 15 giorni che non dormo dalla paura).
Per il pagamento ....omissis...... Grazie.
roberto

martedì 16/09/2008 9.36
Grande!!
Il segreto in quella gara è stare tranquilli e andare "piano" mai come in Africa chi và piano và sano e và lontano!
Io l'ho fatto nel 2002 e ti garantisco che ancora adesso è una delle esperienze più belle e costruttive della mia vita, poi ho anche finito come unica donna e seconda nella 400, cosa chiedere di più?
Veniamo a noi, .......omissis..............quando l'hai fatta dimmelo così spedisco subito.
Ciao Miria

P.S. noi un pò di esperienza di Africa ce l'abbiamo se possiamo esserti utili in qualche maniera non esitare a chiedere.
info@azzurrorosa.com

martedì 16/09/2008 10.28
Ho tre grandi paure:
-orientarmi navigando con la bussola (non l'ho mai fatto) avendo fatto solo due o tre moto-rally con note e indicazioni diverse.
-ho una paura fottuta di insabbiarmi sulle dune spendendo poi tutte le mie energie nei tentativi di uscire dall' insabbiamento
-come ca@@o si affrontano le dune non sapendo se sono cassè o no..
-da un punto di vista fisico quanto riuscirò a tenere...

Mi sto imponendo di andare piano e regolare prendendo pochissimi rischi, ma ho paura di trovarmi poi solo nel bel mezzo del nulla magari con la notte che sta arrivando... te dici chi va piano va lontano, ed hai ragione, ma però di esperienza te ne hai tanta. cosa che a me manca...

 

martedì 16/09/2008 11.03
Ciao Roberto,
ho ritrovato il tuo indirizzo diretto e ti rispondo qui.
-quando l'abbiamo fatto noi c'era solo il gps preimpostato e niente bussola, la navigazione a gps è a prova di stupido segui la freccia e via...
-insabbiarsi sulle dune è facile, ma ricordati sempre che la moto NON si spinge in sù anche se sembra un piccolo tratto! eventualmente corichi la moto verso monte e trascini verso valle la ruota davanti poi la riprendi da sotto. (è la maniera per fare meno fatica)
- per affrontare le dune non sapendo com'è dall'altra parte, dovresti regolare la velocità in maniera tale che puoi eventualmente fermarti sulla cresta, meglio insabbiarsi che volarla!
-fisicamente non sò come sei messo, ma anche se sei superman cerca sempre la maniera di ottenere il massimo col minimo sforzo.
- In quelle gare di solito si creano dei gruppetti, sicuramente dal 2° giorno ti ritrovi vicino a quelli che hanno il tuo passo e se trovi la maniera di viaggiare in 2 farà molto comodo sia che a l'altro.
- un mio consiglio per la notte; non sò se l'hai prevista, ma portati una tendina per dormire e piazzala lontano dai generatori, sotto il tendone dell'organizzazione si può dormire, ma ti addormenteresti molto tardi e sopratutto lì ci vanno i russatori, dormire bene e riposarti è ovviamente una cosa importantissima!
Se vuoi qui trovi il racconto che ha scritto Mirco sulla nostra gara.
Spero di esserti stata utile, a disposizione per qualsiasi altra info.
Ciao Miria

 martedì 16/09/2008 12.18
grazie, sei di un aiuto che non immagini. allora, prima di tutto ho fatto il pagamento, ma non ho urgenza. quando ti capita invia.
tu dici di seguire la freccia e via, ok. ma mi sorge il dubbio: se nella direzione hai una bellissima e altissima duna, che fai? provi a salirla o giri attorno??
La tendina l'ho presa, assieme al sacco a pelo. non ho però idea delle temperature che andremo ad affrontare. come eri vestita in gara?? I km del trip sono poi precisi al road-book o lasciano spazio alla fantasia? la regolazione del trip si fa laggiù? ogni giorno o una volta impostato sei a posto??
adesso vado a leggere il resoconto... poi ti dico.
Rob

martedì 16/09/2008 14.17
Bellissimo racconto, davvero emozionante. Bravissimi!!!!
Dimmi un paio di cose: la collaborazione col tedesco su cosa si basava? Perchè essere in tre è stato meglio che essere in due?
La difficoltà di navigazione dell' ultima tappa con le relative passeggiate a margherite nel deserto, a cosa erano dovute? Mancanza di riferimenti, piste non segnalate, road-book inesatto, disattenzioni (mi par strano da personaggi del calibro di Roma o Meoni) o da cosa??
In termini di tempo quanto è la durata media delle tappe? Mi par di capire che il caldo sia il principale problema....
Rob

martedì 16/09/2008 16.13
Andiamo in ordine;
quando sei in mezzo al casino vero, cioè dune mooolto alte, quando arrivano i comuni mortali praticamente c'è già una pista segnata nel passaggio migliore e quindi si segue quella.
Quando l'ho fatta io era non caldo, di più! Io ho sempre tenuto la giacca con sotto una magliettina, non pensare di correre senza giacca perchè ti disidrateresti senza accorgertene , l'aria è molto secca e con la giacca ti crei un microclima interno ideale, bevi molto anche senza sete indispensabile il camel bag, addirittura io per far durare il più possibile la mia (non sai mai cosa ti aspetta dopo!) mi facevo dare da bere a tutti i controlli a timbro.
I km del rood book sono precisi, io l'avevo impostato a casa e verificato laggiù, poi non c'è stato più bisogno di ritoccarlo. Considera che nelle gare in Africa il road  book sembra superfluo, invece è importantissimo per anticipare i pericoli, se al tal km è segnalato un buco se lo sai ti prepari, se non guardavi il road book ci finisci dentro e non è bello!! io sono caduta il 2° giorno per una distrazione e per mia fortuna il buco era piccolo, altrimenti non voglio nemmeno pensarci.
Essere in tre è stato meglio che in due per il discorso che ti ho fatto nell'altra mail, dosare le forze, se ti insabbi veramente credimi che è dura cavarla! e poi non ho problemi ad ammettere che se pur con un pò di esperienza e fisico, sono sempre una donna!
Le difficoltà dell'ultima tappa non erano per colpa di nessuno, il problema è stato che era da navigare a vista perchè dentro l'oasi le note erano fittissime e i "grandi"  non sono abituati a una nota ogni 10/15mt quindi 2 km così hanno messo in crisi tutti, chi ha cercato di tagliare l'oasi si è impantanato come fece Roma davanti ai miei occhi, in una frazione di secondo ho viso sprofondare la moto nel fango. Io in quell'occasione mi sono fermata, ho riordinato le idee e sono partita cercando di sfruttare quella che nei Motorally era stata fino a quel momento una mia grande dote, la freddezza di rimanere concentrata e trovare la strada nei passaggi difficili e così è stato.
Le ore in moto possono essere da 6 a 8 considera che il primo parte alle 6/6,30 quindi ce n'è di tempo prima che faccia buio.
Domani max giovedì ti spedisco il GPS, ti metto dentro dei nostri adesivi se hai un posticino da attaccarli alla moto e ci fai avere delle foto quando passi per Verucchio hai una cena pagata!!
Ciao Miria

martedì 16/09/2008 16.52
ti ringrazio, sei preziosissima. per l'adesivo sarà un onore!!!
quindi sempre con indosso la giacca, infatti mi chiedevo il perchè mi hanno detto di tenerla anche se ci sono 40 gradi e oltre. Il camel-bag è pronto ed ho verificato nelle gare di enduro e moto-rally che ho fatto quanto utile sia, non avrei mai creduto sinceramente...
Mi suggerisci quindi di seguire, in caso di dune VERE le tracce già segnate, giusto?
Nel camel-bag avevi acqua o anche integratori? Come e cosa si mangia durante la gara e nei bivacchi?
Ti allego la foto della mia motina, è quella preparata da Dottori per la dakar che non è stata fatta.... quindi ancora nuova nuova.


 Rob

mercoledì 17/09/2008 9.19
Bella!!
quando vedo queste moto preparate mi viene la pelle d'oca!!
Io nel camel bag avevo semplicemente del Polase in dosi piuttosto blande, nel 2002 il catering che gestiva il bivacco faceva letteralmente schifo (e te lo dice una che non ha problemi a mangiare di tutto!) , ma se non sbaglio negli ultimi anni l'hanno cambiato e mi dicevano che si mangia bene. Io facevo colazione con una barretta Enervit Power, un mattoncino, e ne avevo anche alcune nel marsupio sempre per il "non si sa mai" una cosa che io ho usato e mi è stata molto utile sono i carboidrati liquidi ti vanno subito in circolo e ti danno una botta di energia importante. Sono delle confezioni monodose e normalmente vengono utilizzate dai ciclisti, se decidi di prenderli provali a casa perchè potrebbero dare problemi di intestino (gagotto), per me sono stati una vera manna.
Quando ti trovi in posti schifidi vedrai che le tracce creano una pista, quindi ti puoi fidare, attenzione quando le tracce sono dappertutto! La nostra tappa Siwa-Baharija  per i primi 20km erano tracce dappertutto perchè avendo anche fatto il giorno prima la tappa ad anello in quei km era la quarta volta che ci passavamo, quindi non immagini che casino!
Che tagli porti? così ti mando anche una maglietta, l'organizzazione e sopratutto il direttore di gara conosce benissimo il Team Azzurrorosa, non si sa mai...
Ciao Miria

giovedì 18 settembre 2008 14.33



vedi sopra la mia testa..... un destino!!!!
Rob

lunedì 22/09/2008 10.43
Beh, allora quello che alle verifiche ti ha firmato la tabella della fonometrica era Mirco!!

lunedì 22/09/2008 10.47
vedi come è piccolo il mondo???
venerdì mattina sono andato a genova a caricare la mia motina sul container....
che emozione vederla in mezzo a moto "vissute".
Non sono andato a Torino alla presentazione, non mi piacciono molto le luci della ribalta e la gente, sono montanaro doc (anche se mia mamma è nata a carpegna)....
Rob

 giovedì 02/10/2008 12.52
IN BOCCA AL LUPO!!
Ciao Miria


martedì 14/10/2008 13.12
Ciao Roberto complimenti!
Credo che adesso puoi veramente capire cosa intendevo quando ti ho detto che per me è stata una delle più belle esperienze della mia vita!
Secondo me solo se hai provato puoi veramente capire...
Allora com'è andata? Raccontami.

 

Ancora i miei complimenti, ciao Miria

sabato 18/10/2008 22.29
Non riesco a raccontare, ma tu puoi capirmi. E' stato un turbinio di paure, delusioni, emozioni per arrivare al raggiungimento di una gioia incredibile sul palco di arrivo.
 
Subito al primo giorno, dopo 200 km, il motore della moto mi si spegne in pieno nulla assoluto. Riparte tre o quattro volte ma va solo a filo di gas.... poi si ammutolisce definitivamente.
Mi cade il mondo addosso, mi rassegno ad aspettare il camion balai. Non so di cosa si tratti ma sicuramente è una cazzata.
Certo che le mie cognizioni meccaniche nn eccelse nn mi permettono altro che avvisare la direzione gara che sono fermo ma è tutto ok.  Ci sono oltre 45 gradi (sono esattamente le ore 13 in piena depressione sahariana). Bene, tiro fuori la mia tendina obbligatoria, la lego con 2 fascette alla moto e mi ci sdraio sotto... riesco anche a dormire in attesa del soccorso. Arriva un camion dopo 4 ore, mi carica la moto mentre io vengo lasciato su una nissan di assistenza di gentilissimi francesi. Arrivo quindi presto al bivacco, ma l'attesa della moto termina alle 3 di notte. Troppo tardi per fare qialsiasi riparazione.

Il mattino seguente faccio quindi la classica finta partenza in PS per poi tornare dai meccanici.
Tempo 2 ore e tutto è sistemato, in pratica la pompa della benzina era stata montata troppo vicino al cilindro ed il calore dello stesso unito alla temperatura africana faceva evaporare la benzina prima del carburatore.
 
Poi poco altro, il terzo giorno sono arrivato fino al refuel poi ho tagliato per arrivare al bivacco, un po' di cadute, la strumentazione danneggiata e, colpo di grazia della giornata, uno dei miei compagni di team mi è caduto davanti andando sopra ad un altro concorrente che era in precedenza caduto su una duna cassè... fratture per entrambi e soccorso con elicottero... mi è sceso il morale e la voglia di proseguire solo. Non era la mia giornata.

Ma la notte porta consiglio, è come se fosse scattata una molla... al mattino seguente parto tranquillo, deciso. Rischio poco o nulla, non cado, non sbaglio strada. Arrivo alla fine dei 390 km. di speciale con il magone dalla gioia. Sono 14°... fantastico.
Da quel momento per me è un' altra gara, un altro Faraoni. Parto sempre più tranquillo, riesco a trovare gente sul percorso. Gente che più o meno ha il mio passo e facciamo strada assieme. Bello... belllissimo...
 
I paesaggi si susseguono assieme ai chilometri. La fatica inizia a farsi sentire, specie alla sera al bivacco. Dolori alle braccia e al collo, dormire in tenda poi non aiuta di certo.
Comunque si va avanti sono sempre dal 14° al 20° posto a seconda delle giornate. La moto è perfetta, bellissima e facile da guidare. Mi da molta sicurezza ed ora le dune mi piacciono un sacco... meglio loro del fesh-fesh o delle pietraie.
 

Parto per l'ultima tappa, l' ultima speciale da 336 chilometri prima di arrivare all' asfalto che mi porterà al Cairo. Lunghissima... non finiva più. Ma non voglio rischiare nulla, lascio sfilare i miei compagni che vanno troppo veloci per le mie intenzioni del giorno. Raggiungo però due ragazzi che ho conosciuto nei giorni precedenti e con cui altre volte abbiamo fatto strada assieme. Uno sguardo tra di noi, un cenno di intesa e via assieme verso il traguardo. Ci aspettiamo e ci controlliamo l'uno con l'atro. Non siamo concorrenti o avversari. Siamo tre amici che vogliono assolutamente raggiungere assieme quel palco a Giza.
 
Bellissimo l' ultimo chilometro... ci guardiamo... e ci mettiamo tutti e tre sulla stessa linea per tagliare la fine PS assieme. E così facciamo. Poi moto sui cavalletti, abbracci, strette di  mano, occhi lucidi, gioia che sprizza da tutti i pori....
 
Via, dobbiamo arrivare al Cairo, dobbiamo finire il "nostro" Faraoni. Spettacolare, non ho parole per esprimere quello che si sente dentro in certi momenti... non senti più la fatica, la stanchezza. Non senti più il dolore alle braccia, non senti il collo che è tutto un blocco rigido, non senti nulla... non aspetti altro che tagliare quel traguardo.
 
E adesso, dopo solo una settimana ho una nostalgia incredibile. Non vedo l'ora di tornare laggiù... non vedo l' ora di rimettere la mia yamaha sulle dune... ma tu mi puoi capire..Rob
 
martedì 21/10/2008 11.07
Emozionante! leggendo il tuo racconto ho rivissuto tutte quelle emozioni che purtroppo col tempo si vanno ad affievolire.
Posso pubblicare sul nostro sito il nostro scambio di mail come ti avevo anticipato?
Complimenti ancora.
Ciao Miria

martedì 21/10/2008 13.37
certamente, se ti servono un paio di foto... un paio di foto te le allego qui... l'abbraccio con mia figlia e le sue lacrime sono uno dei ricordi più belli di questa avventura,
il ricordo di quell' abbraccio mi rimarrà dentro.
Solo per quello sarebbe valsa la pena di tutta la fatica fatta.


     

 Rob

Entra a far parte della squadra
scrivici senza impegno