• Africa Eco Race 2025

    Africa Eco Race 2025

    15 Gennaio 2025

    L'Africa Eco Race 2025 di Mirco Bettini su Suzuki V-Strom 800, raccontata attraverso i suoi post giornalieri su Facebook

26 dicembre 2024  -2 alla partenza.
Verucchio - Bordighera 550 km. 
Intanto abbiamo preso quel benedetto casello di Rimini nord consci che ciò che è fatto è fatto!!
Da oggi in poi, ogni giorno sarà una conquista; non è permesso fermarsi e rimanere indietro.
Bordighera è stata conquistate. Il furgone è al paddock, la squadra si è riunita e non mancano gli amici a farci compagnia. 
Ora un bel sonno e domani le verifiche.

27 dicembre 2024  · Bordighera  -1 alla partenza.
Giornata di verifiche amministrative e tecniche. 
Si controllano i documenti personali la licenza, si ritirano i biglietti nave, il gps dell’organizzazione e si prenotano le foto dal grandissimo Alessio Corradini e il suo staff.
Poi si passa al controllo della moto: numero di telaio e di motore, fanali, stop e dotazioni. 
Terminato le verifiche le moto sono entrate in “parco chiuso” e li rimarranno custodite ed intoccabili fino alle ore 14 di domani.
Terminati gli impegni burocratici inizia la festa. 
Un bel prosciutto di Domenico Celli, birra vino e tanti amici per un pomeriggio assolato da maniche corte, cala il sole ed il freddo pungente ci rinfresca le idee e sale la stanchezza. 
Un altro giorno guadagnato!!! 
Domani la partenza ufficiale dal molo di fronte alla curva della Rascasse a Monaco. 

       

28 dicembre 2024 Giorno 0   
Bordighera - Monaco - Marsiglia 300 km
Il giorno della partenza è giunto.
La mattina scorre veloce a Bordighera; si sistema il carico del furgone; recupero 4kg di olio motore dimenticato, si fanno chiacchiere con gli amici e sono già le 13.
Si ritirano le moto dal parco chiuso; Entro le 16 dovremo essere al parco pre-partenza di Monaco, di fronte alla curva Rascasse. 
Ci sono tanti amici, venuti apposta per assistere alla partenza mia e di Paolo Filippini. Ci raduniamo in un bar per una birra e siamo una ventina. 
Ore 18 iniziamo le partenze; salgo sul palco con il mio compagno di team. 
Luci, musica, presentazione dello speaker e due ali di persone festanti che ci incitano e qualcuno grida il nostro nome. Non è facile emozionarsi così alla mia età.
Si torna subito in modalità race… entro le 22 dobbiamo essere al porto di Marsiglia.
Arriviamo con 5 muniti di ritardo e con noi e dopo di noi il 90% dei partecipanti; i controlli di imbarco sono chiusi. 
Piano B : 
i mezzi a 4 ruote vengono sistemati in un parcheggio custodito e le moto possono entrare in nave ma l’indomani dobbiamo scendere per i controlli di imbarco.
E così si entra in cabina a mezzanotte e alle 4,30 ci tirano giù dalla branda per rientrare in nave a controlli fatti alle 8 (neanche in Africa..)
Se il buongiorno si vede dal mattino ……
Ora ci aspettano due giorni di navigazione che recupereremo il 31 con la prima tappa di 750km.

      

31 dicembre 2024 Tappa 1
Tanger Med - Tarda 755 km
Sveglia le 4,30 per le velocissime operazioni di sbarco e ci si raduna tutti al parcheggio fuori la frontiera per una seconda colazione sontuosa con musica ed autorità. Cambio valuta assicurazione e si parte per il primo trasferimento bello fresco.
L’organizzazione ha detto che si smuoverà la classifica subito nella prima prova speciale di soli 47km; conosco questo tipo di sabbia insidiosissima e soffice ma che avessero trovato un posto dove c’è n’è per 40 km non me lo aspettavo 
Parto fra gli ultimi e dopo solo due km inizio a vedere piloti a terra e moto insabbiate. 
Mi irrigidisco, rallento e mi metto alla ricerca della traccia migliore. Il tempo non passa mai e circa a metà cado più per la paura che altro. Mi ci vuole un po’ di tempo a ripartire e di seguito un altro paio di volte la appoggio e mi prendo un po’ di tempo per prendere fiato. 
Alla fine 4 piloti non escono dalla speciale e altri 17 (fra cui io) sono fuori dal tempo massimo di un ora e 10 minuti e ci prendiamo due ore di penalità oltre al nostro tempo di speciale. Poco male. Sono salvo e Dakar è lontana. 
Sono ormai le due del pomeriggio e ci restano altri 550 km di trasferimento. Tengo le velocità massime consentite e faccio soste regolari per aggiungere abbigliamento. Da 20 gradi si precipita a 3 gradi a metà strada e non si sale più sopra i 5. 
Gli ultimi 100 km sono al buio e finalmente alle 21,30 sono al bivacco.
Che strano modo per festeggiarne l’ultimo dell’anno.

     

01 gennaio 2025 Tappa 2
Tarda - Tagounite (Marocco)  350 km
Finalmente la mia Africa 
Si inizia con una bella colazione al gelo con chi arriva direttamente nel sacco a pelo. 
Oggi tutta prova speciale su terreni e zone che conosco. L’organizzazione ci ha messo del suo con fuori pista impegnativi, navigazione difficile, piste impestate di pietre e pericoli ed il passaggio di dune.
Prima cosa, la moto va benissimo!! 
Buche, sabbia, salti, gli ammortizzatori reagiscono benissimo, nelle dune uno spettacolo.
Solo sulle pietre si sente il peso della moto e la prima ruota anteriore se ne va… cerchio piegato malamente e non tiene più l’aria che tanto mi serve per sostenere la mousse.
Tanti gli incidenti ed i piloti “volati” in ospedale fra cui Tarres
La classifica oggi non conta. Conta che sono rimasto abbondantemente nei tempi imposti, conta che le altre bicilindriche degli “umani” sono dietro, conta che mi sono divertito e sto bene.

   

2 gennaio 2025  Tappa 3

Tagunite - Tizgui 546 km
Oggi facciamo conoscenza con le dune vere.
Dopo un primo tratto di speciale scorrevole, le note puntano dritto alle dune vergini dell’Erg Chegaga con tre Wpt da validare al suo interno. 
Sono 25 i km di dune, tutte tagliate, previsti per la traccia più breve. 
L’inizio è traumatico e penso di uscire ed aggirare l’ostacolo saltando i punti, ma poi il gps aggancia il primo; faccio un po’ di zig zag per evitare le tracce degli altri piloti e lo valido. Continuo con la strategia di stare lontano dalle tracce tracce che puntano diretto ai punti per la via più breve e difficile ed inizio a surfare nei canaloni dove più mi piace.
Esco dall’erg che di km di dune ne ho fatti 40 invece che 25 ma senza eccessiva difficoltà. Ben felice mi fermo a mangiare qualcosa al controllo timbro e via che si prosegue per gli altri 300 km di speciale per fortuna per gran parte scorrevoli.
Grande divertimento e feeling con la moto e in più di un tratto cerco una marcia in più e sono già in sesta 
In fine esco dalla speciale ancora a sole alto ed arrivo al bivacco con la luce in 37 posizione.
Poi mi becco 50 muniti di penalità per mancato rispetto di una zona di neutralizzazione …. Non l’avevo proprio capita. 
Se saltavo direttamente i tre punti sulle dune, prendevo meno penalità! Poco male ….. Dakar è lontana ed anche oggi, incidenti e guasti tecnici, hanno causato ritiri e ritardi che coinvolgono anche il mio compago di squadra Paolo Filippini, purtroppo in una caduta fuori traccia si lesiona un ginocchio e qui purtroppo finisce la sua gara.
Nota positiva: l’aria si sta addolcendo e la temperatura dopo il tramonto è sopportabile. 

   

3 gennaio 2025 Tappa 4
Tizgui- Laayoun 515 km 480 di prova speciale.
Sveglia ore 7,00; consegna Roadbook un ora prima del proprio orario di partenza con 3 pagina di modifiche
La giornata non parte con il piede giusto; è scattata nuovamente la paura delle tracce sabbiose e dopo una trentina di km passo fuori dalle tracce nella “erba chameaux” e appoggio la moto a terra, molto fiducioso ho aspettato il primo pilota disponibile ad aiutarmi a rialzare al moto.
Riparto che stanno passando gli ultimi e cado ancora,  mo sono cavoli amari…. I bonus sono finiti e le prime auto che arriveranno non si fermeranno sicuramente. Mando il segnale di aiuto tecnico, nella speranza ci sia un’auto dell’organizzazione vicino e aspetto. In lontananza ci sono delle tende nomadi e vedo un sagoma avvicinarsi con tutta calma, è un ragazzino che ha notato qualcosa di strano e sta venendo a vedere, mi raggiunge, rialziamo la moto e si riparte.
Mancano 450 km di prova speciale, sono ultimo e ho le auto alle calcagna, non mi vedo in una buona situazione….
Andiamo avanti !!! E da ora in poi si sta nelle tracce a gas aperto !!!
Macino km fra le auto che frecciano a velocità folle e mi lasciano in una polvere tale che devo praticamente fermarmi,
Recupero un po’ di piloti e tutto scorre come dovrebbe. 
Superati i 400 km, entriamo in una stretta valle sabbiosa con dunette di sabbia sofficissima e tracce profonde per 30 km. Resto nelle tracce a tutto fila liscio, a fatica, ma fila liscio. 
Ritrovo il pilota che mi aveva aiutato al mattino, insabbiato su una dunetta, mi fermo e contraccambio il favore.
Esco dalla speciale alle 17 e qualche minuto con il sole ancora alto e negli ultimi km di pista veloce ho voluto vedere l’allert dei 150 km/h di velocità massima…. che soddisfazione !!!
All’arrivo mi aspettava un operatore di Sky che ha fatto tanti video ed una intervista, gli è piaciuto il progetto e gli è piaciuto come mi ha visto a fine tappa ieri sera!  

   

4 gennaio 2025 Tappa 5

Laayoune-Dahkla 625 km
430 i km di prova speciale tutto in piano.
Piccolo passaggio di dune ad inizio giornata, seguiti da 60 km a costeggiare l’erg su sabbia mista a pietre ed erba Chameaux. 
Oggi fatico a tenere un buon ritmo; in piedi mi fa male la schiena a sedere è impossibile guidare se non rallentando tanto. 
Mi prendo un rischio esagerato sul solito ciuffo d’erba con le radici di cemento fuori terra: la moto prende il volo completamente di traverso e mi vedo già sull’elicottero….Salto a destra e sinistra e la moto torna in assetto da sola. Abbiamo fatto veramente un buon lavoro!!!!
L’inconveniente della giornata è la benzina. I primi 75km di trasferimento mi tolgono quel tanto che mi serviva ad arrivare al rifornimento di metà speciale senza riserva e guarda caso, proprio oggi il ripescaggio dei serbatoi posteriori non ha funzionato. La moto si ammutolisce a 20 km dal rifornimento con i serbatoi posteriori pieni 
Faccio il travaso con la gomma che ho sempre con me assieme ad una bottiglietta vuota e riparto. 
Oggi la media oraria del primo è di 105 km orari; la mia di 78 km orari. Non male ma decisamente sotto le mie possibilità!!! I piloti che i giorni prima raggiungevo e superavo oggi mi vanno via. Me ne faccio una ragione, mi porto a casa anche questa tappa e si iniziano subito i lavori per la seconda parte di gara. 

5 gennaio 2025 Giorno di riposo. 
Dakhla .
Giorno di riposo che vola via più veloce di una tappa.
A questa latitudine alle 8 del mattino è ancora buio e fare colazione alle nove sembra l’alba.
Continuano i lavori di sistemazione e controllo iniziati la sera prima. Le ruote anteriori sono martoriate Una viene direttamente scartata perché troppo danneggiata, la seconda viene resa di nuovo funzionale con la morsa e martello…
Cambio olio, sistemazione del travaso benzina dai serbatoi posteriori agli anteriori ed una raddrizzata alla strumentazione. Questo per la moto. Per me c’è da sistemare la schiena. Ieri ho sofferto tanto ed in queste condizioni la vedo dura …. Vado al centro medico e trovo posto per un trattamento di fisioterapia. Ho le fasce lombari completamente contratte. Speriamo di stare meglio per la ripresa della gara.
Il mio compagno di avventura, Paolo, ha deciso di rientrare in Italia per sistemarsi il ginocchio, purtroppo proseguiremo l'avventura in tre. 
Nei prossimi giorni non so se avremo linea decente. 



6 gennaio 2025 Tappa 6
Dakhla - Benichab 703 km - 170 SS
Sveglia alle 3 e partenza alle 4.
La speciale più corta !!! 
La prima parte di trasferimento di 400 km fino alla frontiera, siamo autorizzati a farlo con la moto caricata con partenza dalle 4 in poi e arrivo in frontiera all’alba. 
Le pratiche doganali sono sempre veloci ed organizzate: si cambia un po’ di denaro e si prendono le schede telefoniche dall’omino Mautitano che sempre ci ha aiutato in frontiera durante i nostri viaggi. 
Per me oggi, la prova speciale è di soli 7,5 km!!
La pista è terribile; sabbia soffice e pietre, non so su cosa ho impattato, sta di fatto che rovino con il petto contro la strumentazione e volo via . 
Il primo a soccorrermi è Laurent Cochet ed un pilota italiano che mi scuserà se non l’ho riconosciuto. Li vedo e li sento ma non riesco a muovermi e a rispondere. 
I soccorsi sono velocissimi ed un elicottero medico è subito lì. 
Lentamente riprendo possesso del mio corpo e mi rendo conto che non c’è nulla di rotto. 
Vorrei ripartire ma il road book è inutilizzabile e l’organizzazione mi impone di finire la giornata sul camion Balais.
Cerco di riposare ma il camion salta sia in fuoristrada che su asfalto e alla fine faccio più fatica che andare in moto. 
Alle 22,30 siamo a bivacco e Diego e Miria si mettono al lavoro mentre io crollo in branda. Non so fino a che ora hanno lavorato e la moto sarà pronta per la partenza di domani.
Intanto la prima tappa Mauritana è andata in qualche maniera e con lei la prima delle 3 forfettarie disponibili. 
La linea è debole e non riesco a postare foto e filmati. 

 

7 gennaio 2025 Tappa 7
Benichab - Amodjar 468 km
Per Miria e Diego, la giornata precedente è stata di 25 ore e oltre 700km. Sveglia alle 3 a Dakhla e svegli fino alle 3 del mattino a Benichab per riparare la mia moto; più un’ora di fuso orario fa 25 ore consecutive, ho una grande assistenza, non solo i piloti devono avere un fisico bestiale in questa gara! 
La tappa di oggi non si presenta difficilissima ma facciamo la prima conoscenza delle dune Mauritane: basse e dolci, sono sofficissime e inghiottono letteralmente la moto per finire tutte con scalini verticali di diversi metri. È proprio con queste dune che si inizia. 
Parto ultimo con un forte dolore alla spalla dx e già dopo 500 mt trovo 6/7 moto insabbiate o a terra. 
Lo spettacolo non aiuta a fatica e a malincuore taglio fuori dalle dune e faccio i 400 km della tappa su asfalto.
La tappa verrà poi neutralizzata dopo 250 km al rifornimento a causa di un incidente aereo che ha convolto il pilota Italiano Andrea Perfetti, un ultraleggero dell’organizzazione, in decollo, si è schiantato sul camion dei rifornimenti investendo il nostro pilota che era lì vicino, in bocca al lupo Andrea. 
Io non sono transitato dal punto di controllo del rifornimento e quindi il mio secondo bonus se ne è andato 
Ho tempo per una doccia, una visita dai medici della gara ed un trattamento di fisioterapia, per rimettere in sesto la mia spalla.
Qui non ci viene regalato nulla e domani si ripartirà per la prima giornata ad anello nella zona dell’Adrar e dell’occhio del deserto” 

   

8 gennaio 2025 Tappa 8
Amodjar - Amodjar 316 km
La prima parte di tappa è veloce, sabbiosa con tracce profonde. Ho montato ruota da 17” al posteriore ed è molto più stabile nei canali anche se scivola un po’ di più. C’è anche l’attraversamento di un chott (lago salato) che per decine di km ci fa tenere delle velocità da autostrada. 
Al km 160 finisce la ricreazione ed il road book punta dritto alle dune. 
Supero le prime creste impestate e tutto spiana, Spero sia finita ma da lì a poco si entra in un inferno di ciuffi d’erba che con il vento creano dei crateri e tutto il resto sono dunette sofficissime. C’è n’è per 25km, la spalla comincia a fare male e perdo sempre più forza. 
Alla fine stanchezza e dolore prendono il sopravvento e mi insabbio malamente in piano. La situazione peggiore. Prendo fiato, bevo e scavo ed avanzo di 20cm, così per una decina di volte. 
Cerco soluzioni e inizio a fare fasci di erba secca, li metto sotto la ruota posteriore a mo di slitta riparto e faccio un paio di km e sono su un cordone di dune. Faccio le prime due creste e mi insabbio nuovamente in malo modo a pochi metri da un sidebyside che ha rotto.
Ho finito energie e acqua e non resta che aspettare il camion balais con loro. 
Passano ore a mi chiedo come possa fare un camion ad arrivare lì per caricare i mezzi, incredibile vedere come si muove quel bestione su queste dune.
Arriviamo al bivacco ad ormai le 23.
Anche la classifica di tappa è stravolta: l’unica cosa che so è che Botturi si è insabbiato 4 volte e ha avuto il suo bel da fare per rimettersi in marcia 
Miria e Diego, hanno già preso il Roadbook di domani ed i medici mi danno l’ok.
Si ripartirà !!!


9 gennaio 2025 Tappa 9
Amodjar - Amodjar 449 km
The Desert Storm. 
Secondo temutissimo anello Mauritano; tappa molto sentita dall’organizzazione perché dedicata a René Metge, storico pilota della Parigi Dakar e co-fondatore della AER, scomparso lo scorso anno.
La nottata è stata impegnativa; volava di tutto nel paddock e nel nostro gazebo eravamo continuamente frustati dalle pareti e nonostante le tante cinghie di sicurezza temevamo il peggio. 
Colazione in un bivacco semidistrutto e via per la partenza. 
Al mio arrivo ancora non era partito nessuno e i big discutevano con il patron Schlesser Jean Louis su prendere il via o no sotto una tempesta di sabbia simile. Favorevoli e contrari; tutti con le loro buone motivazioni; io e tanti altri semplici spettatori.
L’organizzazione insiste e ci fa trasferire in convoglio, per 20 km, sull’alto piano per verificare le condizioni e ci raggiunge anche un elicottero. 
Alla fine la decisione è per l’annullamento della tappa.
Non c’è più la Dakar di una volta o non ci sono più i piloti di una volta ??
Quindi un secondo giorno di riposo che poi tanto riposo non lo è stato; smonta i gazebo e trasferisci furgone e attrezzatura in una zona più riparata; pranzo; riposino e si fa l’ora dell’aperitivo. 
Domani ultima tappa Mauritana che dalla presentazione può tornare a sconvolgere la classifica. 400 km di speciale con 3 cordoni di dune, fesh fesh, erba chameaux ed il temutissimo passo Tifoujar ; che conosco bene, da fare in salita.
Per ora, dormiamoci sopra.

 

10 gennaio 2025 Tappa 10
Amodjar - Nouakchot 474km
La tappa più dura del Rally. 
Il briefing è stato chiaro, dune e sabbia soffice fin dai primi metri. 
Inquadro la tappa come più difficile del Rally e decido che, nelle mi condizioni, il rischio di rimare bloccato in speciale è troppo alto.
Quindi prendo la partenza della prova speciale, faccio un bel loop ed esco sulla strada asfaltata poco lontano.
Mi faccio i 400 km della tappa su asfalto e consegno la tabella di marcia a fine speciale.
Prenderò penalità per tutti i Wpt non validati ma sono al bivacco di fine giornata in tempo utile per una doccia, per la cena e per la partenza dell’ultima tappa.
I piloti all’arrivano, confermano che la tappa è stata la più dura di tutta la gara. Si fa sera e mancano ancora diverse moto. Mentre scrivo le prime righe di questo post (sono le 23,30) intravedo l’arrivo del balais, bello carico di moto. Un secondi Balais pieno arriverà alle 3 di notte. 
Resto in classifica e sono nell’ordine di partenza dell’ultima tappa che sarà alle 5,30 del mattino, con il lungo trasferimento che ci porterà in Senegal per l’ultima prova speciale di 80km nella savana.
Per la vittoria della gara, tutto si risolverà fra Jacopo Cerutti e Alessandro Botturi, che dopo migliaia di km di prove speciali, sono separati da soli 9 secondi.
Per me e per altri, un’altro traguardo di tappa guadagnato per salire su quel palco del Lago Rosa.
Unico lato positivo di questa mia mesta giornata è che percorro tutta la tappa con un solo pieno e mi restano 170 km di autonomia. Il sistema di travaso dai serbatoi posteriori all’anteriore funziona perfettamente , dopo le modifiche di Diego.

 

11-12 gennaio 2025 Tappe 11 e 12
Nouakchott - Mpal; 407km 82 di speciale 
Mpal - Lac Rose; 269 km 22 di speciale. 
Il peggio è alle spalle ma non è finita !!!
“Solo” 104km di speciale in due giorni; la tappa 11 è l’ultima della gara. La 12 è una parata non valida per la classifica generale; ma serve farli quei maledetti 22 km di sabbia per salire su quel palco. 
Si chiude in bellezza con le ultime due sveglie, una alle 4 e l’altra alle 5 della mattina con le prime due ore di trasferimento al buio e al freddo.
La speciale di 82 km del giorno 11, in terra senegalese, sarà decisiva per la vittoria fra Cerutti e Botturi separati da una manciata di secondi. Sarà la seconda vittoria per Jacopo e non stiamo a sindacare chi è stato bravo e chi fortunato e viceversa. 
Io mi aspettavo una speciale su terra rossa battuta sul genere del vecchio “est African Safari” in Kenia, invece sono riusciti a trovare altri 80 km di sabbia soffice e navigazione e mo di caccia al tesoro! Altre, quasi, due ore di sofferenza con il terrore che qualcosa vada storto: per capirci un giapponese è caduto nel trasferimento prima della frontiera Senegalese; frattura di tibia e perone e gara finita praticamente sul “traguardo”. 

Anche questa è fatta!!! Sono in classifica ma devo portare la moto e le mie ossa sul Lago Rosa e ci devo arrivare passando da 10km di spiaggia, 3 km di dune e sentieri sabbiosi e 9 km di pista battuta che gira tutto intorno al Lago Rosa.
Parto nella seconda batteria, fatico a mettere assieme le forze e la spalla continua a farmi molto male, dopo 10 metri mi stendo ai piedi di Mister Dakar Stéphane Peterhansel che dava la partenza. Almeno qui c’è subito qualcuno che mi aiuta a rialzare la moto!
Attendiamo che al sensore anti ribaltamento passi il mal di mare e dopo qualche minuto la moto si accende e si riparte. Il lato positivo è che almeno non ho nessuno fra i piedi e faccio il mio ritmo. 
Quando esco dalla spiaggia ed entro nelle dune, non devo navigare… viaggio fra due ali di folla e mi viene in mente il mitico video di fabrizio Meoni alla vittoria della sua prima Dakar sulle stesse dunette.
La figuraccia l’ho già fatta, qui invece faccio la mia bella figura, da solo e sfoggiare la moto più bella di tutta la gara!

Ci siamo !!!! 
Vedo il palco, 
vedo Miria, Tommy e Diego.

È fatta!!! Ho portato la Suzuki Vstrom 800de a Dakar. 

Ps Mentre festeggio con famiglia, Diego e amici nuovi e vecchi, mi si avvicina un signore in divisa ufficiale Yamaha, mi chiama per nome e mi fa i complimenti. Questo gesto del Sig. Jordi Arcarons ha un valore inestimabile per me!!!

   


Africa Eco Race 2025 Come si legge una classifica:
Questa è la classifica della categoria moto bicilindriche: 
- sono penultimo;
- sono dodicesimo su 18 partenti
- i primi due sono i primi due della classifica generale 
- il terzo in classifica è uno junior con meno di 25 anni.
- fra i ritirati ci sono piloti che ambivano alla vittoria assoluta e giovani promesse.
- fra i ritirati c’è la Triumph Tiger; progetto di moto di serie preparata da un privato come il mio.
- sono l’unico pilota sessantenne in classifica.
- ho molte penalità per non avere concluso alcune tappe ma tutte le mattine ero alla partenza. 
- ho portato a fine gara la mia moto, le mie ossa la mia squadra. 
- ho riportato la Suzuki a Dakar dopo 30 anni. 



Entra a far parte della squadra
scrivici senza impegno